Introduzione
In questa nota raccoglierò alcune formule e teoremi inerenti i numeri primi e la funzione Z, al solo fine di avere un punto di raccolta online sul tema, per coloro (presumo pochi) che fossero, come me, appassionati dell'argomento.
Non esporrò tutte le dimostrazioni, ma eventualmente darò i riferimenti su dove trovarle ove si fosse interessati ad esse.
In fondo all'articolo c'è una bibliografia con tutto il materiale per approfondire.
La presente nota sarà integrata nel tempo ossia non è (e forse non lo sarà mai) "finita".
Le formule sono ottenute con codecogs e math.typeit
Nomenclatura
π(n) = quanti numeri primi ci sono tra 1 e n
Teorema dei numeri primi
Questo teorema è talmente importante che ha una sua sigla propria, ossia TNP.
ossia che tra 1 ed n ci sono circa n/log(n) numeri primi. Statisticamente la probabilità che un numero compreso tra 1 ed n sia primo è 1/log(n).
Alternativamente, l'n-no numero primo vale circa n log(n)
Questo risultato, inizialmente intuito da Gauss fu provato poi da Hadamard e Lavallée Poussin nel 1896. Gauss congetturò la stima data da
ove Li(x) è il logaritmo integrale di x, definito come
Littlewood ha dimostrato che tale differenza cambia di segno infinite volte.
Somma degli inversi dei numeri primi minori di N
Già Eulero dimostrò che
ossia che la somma dei numeri primi minori di x tende a log(log(x)), nel senso che il loro rapporto tende a uno.
Tal somma tende all'infinito, molto lentamente, tanto che John Selfridge, un teorico dei numeri, usava dire "Si sa che log(log(n)) cresce all’infinito, ma nessuno l’ha mai visto arrivarci."
In particolare Mertens ha dimostrato che
Identità di Eulero o prodotto di Eulero
Per s∈ℝ, Re(s)>1
questa identità è molto interessante in quanto mette in relazione un prodotto in cui ci sono tutti i numeri primi con una somma in cui figurano potenze di tutti i numeri naturali. Eulero studiò questa identità sul campo ℝ, poi Riemann la studiò su ℂ, per Re(s)>1 e poi estendendola a tutto ℂ mediante la funzione ζ.
Funzione fattoriale complesso
Eulero estese la funzione fattoriale n! = n(n-1)*.. *3*2*1 dai numeri naturali a qualsiasi numero reale maggiore di -1 osservando che per n intero
e definendo quindi Π(s) la funzione di variabile complessa:
ove si osserva facilmente che Π(n) = n! per n intero
Tale funzione è strettamente collegata alla funzione Γ di Eulero che vedremo tra poco. in alcune scritture tuttavia risulta più comodo usare la funzione Π così definita che la funzione Γ.
Si può provare che si può estendere tale funzione a tutto il piano complesso osservando che:
Si dimostra che valgono le seguenti proprietà per la funzione fattoriale complesso:
Funzione Gamma Γ di Eulero
Correlata alla funzione fattoriale complesso è la funzione
Facilmente si osserva che
ossia
in particolare
e l'analoga della [11] è
(si noti che nel numeratore manca la s) da cui si ricava facilmente Γ(1/2) = √π
Una particolarità delle funzioni Π e Γ è che, per via della [11] e [11a], conoscendone il valore in a+ib, con a e b reali e 0<a<1 è possibile ricavarne il valore di un generico x+ib con x>0 applicando ricorsivamente la formula ossia calcolando, ad esempio,
Γ( x + ib) = (x+ib) Γ( (x-1) + i b) = (x+ib)(x-1+ib) Γ( (x-2) + i b) = ..
sino ad arrivare alla parte intera n di x per cu si avrà
Γ( x + ib) = (x+ib)(x-1+ib)...(x-n+ib) Γ( (x-n) + i b)
dove x-n è compreso tra 0 e 1.
In sostanza si ha
da cui possiamo anche osservare che Γ ha dei poli semplici in 0, -1, -2,... e non ha zeri.
Per Re(s) >0 si ha che Γ(s)>0 mentre per Re(s)<0 è positiva o negativa a seconda della parte intera di s, ossia negativa tra -1<Re(s)<0, positiva tra -2<Re(s)<1 etc.
Funzione ζ di Riemann
Questa è la sezione che descrive la funzione di maggiore interesse dell'articolo, quindi sarà trattata con maggiore cura.
Riemann estende la funzione definita per Re(s)>1con una funzione meromorfa ζ valida su tutto ℂ e che sodisfa la seguente equazione funzionale:
che si dimostra essere equivalente a
come mostreremo ora, a grandi linee.
E' chiaro quindi che la funzione ζ è strettamente collegata alla funzione Γ.
ossia (riprendendo la formula già vista) in
consideriamo nx = t e quindi ndx = dt quindi otteniamo
e calcolando per s-1 otteniamo dopo pochi passaggi
a questo punto Riemann somma i due membri per n che varia da 1 a ∞:
e osservato che
ove in questo caso r = e^(-x) che non dipende da s quindi si può eseguire a parte, ottiene
Dove con integrale da +infinito a +infinito si intende un integrale curvilineo che parte da +infinito e si muove in senso anti orario sotto l'asse delle ascisse, gira intorno all'origine e torna a + infinito sopra l'asse delle ascisse.
e che ricordando la definizione di seno complesso
si ha in questo caso z= πsdà
quindi per la [22] si ha:
e moltiplicando ambo i membri per Π(-s) / 2πi
dà
e tenuto conto della proprietà [11]
si ottiene finalmente
quando Re(s)>1 questa converge a
Valori di ζ(s), zeri banali
Considerando la funzione x/(e^x-1) possiamo notare che è la funzione generatrice per i numeri di Bernoulli Bn con B0=1, B1= -1/2
Ossia
Da cui ricorsivamente si calcolano, e si può dimostrare che tutti i Bn con n dispari maggiore di uno sono pari a zero.
La [28] può essere usata per calcolare i valori di ζ(-n) con n=0, 1,2.. ottenendo infatti che (vedasi rif.[1], pag.12):
Inoltre si ha che
Ipotesi di Riemann
Tutti gli zeri non banali di ζ(s) hanno parte reale pari a 1/2
Per provare questa ipotesi si è cercato di esprimere ζ(s) in vari modi per evidenziarne alcune proprietà
Equazione funzionale
Prende il nome di equazione funzionale di ζ la seguente uguaglianza, che lega ζ(s) e ζ(1-s)
con una serie di passaggi è possibile dimostrare che quest'ultima è equivalente alla seguente:
Questa è la "forma simmetrica dell'equazione funzionale"
da cui si evince chiaramente che la funzione a sinistra dell'uguaglianza non cambia sostituendo s con 1-s.
La stessa si può anche esprimere in funzione di Γ(s) ricordando che Γ(s) = ∏(s-1):
Che è quella che abbiamo anticipato nella [17a].
Da questa uguaglianza si evince chiaramente che gli zeri di ζ sono simmetrici rispetto all'asse x= 1/2.
Definendo la funzione teta
si può dimostrare che tale funzione converge molto rapidamente e che per s qualsiasi
Che è un altro modo di evidenziare come la funzione è invariante alla sostituzione di s con 1-s.
Dalla [35] si può anche dedurre che la funzione nella parte sinistra dell'uguaglianza ha poli in 0 e in 1.
Funzione ξ(s)
Riemann moltiplica la funzione alla sinistra della [32] per s(s-1)/2, ottenendo:
e, ricordando che Π(s) = s Π(s-1), ossia che (s/2) Π(s/2-1) = Π(s/2) definisce:
L'equazione funzionale di ζ(s) equivale a ξ(s) = ξ(1-s)
Si noti che esistono versioni equivalenti delle equazioni funzionali, che usano la funzione Γ invece di Π. Basterà ricordare che Γ(s+1) = Π(s) ed ottenere quindi, dalla [31], sostituendo Π(-s) con Γ(1-s) :
e dalla [36] essendo Π(s/2) = Γ(s/2+1) = (s/2) Γ(s/2), si ha
La funzione ξ(s) ha gli stessi zeri della funzione ζ(s), ad eccezione di quelli banali ed è per questo che in questa sede ci interessiamo alla sua valutazione
Si dimostra che anche per ξ vale la formula ξ(s) = ξ(1-s)
Funzione ξ(s) come serie di potenze
Si dimostra che è possibile esprimere ξ(s) come serie di potenze:
ove
Prodotto di Hadamard
Si dimostra che è possibile esprimere ξ(s) come prodotto infinito:
ove ρ spazia tra le radici di ξ, a patto di prenderle a coppie, ossia raggruppando le radici di tipo ρ e 1- ρ
Relazioni tra ζ(s) e numeri primi
Usando il prodotto di Eulero [5] e usando la definizione di [17], per Re(s)>1 si ha
dove p varia tra i numeri primi.
da cui, effettuando il logaritmo di ambo i membri e sviluppando in serie si ottiene, per Re(s)>1
A questo punto dobbiamo introdurre una nuova fondamentale funzione, J(x) che inizia da 0 per x=0 e aumenta di uno dopo ogni numero p primo, di 1/2 dopo ogni quadrato di numero primo e di 1/n per ogni potenza n-ma di un numero primo. Nel punto esatto di ogni salto la funzione J(x) è definita come la media tra i due valori prima e dopo il salto.
In sostanza J(x) = 0 per 0<=x<2, J(2)=1/2, J(x)= 2 per 2<x<3, J(3)=1.5, J(x)= 2 per 3<x<5 etc.
Fatta questa premessa, possiamo riscrivere la [38] come:
Dove l'integrale in questione è un integrale di Stieltjes, a proposito si ricorda che l'integrale di Riemann-Stieltjes di f rispetto a g è definito come
Ove P={x0=a<x1<x2< ..< xn=b} è una partizione di [a,b] e c1..cn ognuno preso da [xi..xi+1], e δ(P) è il "calibro" della partizione ed è pari al max | xi-xi+1 |, se esiste indipendentemente dalla scelta dei punti ci
Si dimostra che ove f sia integrabile secondo Riemann si ha che
Alternativamente, senza ricorrere all'integrale di Stieltjes, la [39] si può scrivere, per Re(s)>1, come:
in sostanza il logaritmo della funzione ζ è pari all'integrale di x-s rispetto alla funzione J, che è una funzione che "conta" i numeri primi e le loro potenze, dando come conteggio l'esponente con cui trova il numero primo.
Inversione di Fourier
Dalla [47] dividendo ambo i termini per s si ottiene, per Re(s)>1
ed effettuando alcuni passaggi, che includono l'applicazione del teorema di inversione di Fourier, si ottiene, per a>1
Tenendo presente la definizione di ξ(s) [39]
possiamo ottenere un'espressione alternativa per log ζ(s):
abbiamo che
Se consideriamo nuovamente la [48] e deriviamo ambo i membri, otteniamo
Funzione Ψ(x), o funzione di Chebyshev
La misura (log x) dJ(x) è una misura punto a punto che assegna log(p^n)/n alle potenze dei numeri primi p^n e 0 a tutti gli altri punti, quindi [48] può essere espresso come un integrale di Stieltjes sulla funzione Ψ(x) che inizia assegnando 0 a x=0 e poi ha un salto di log(p^n)/n= log p ad ogni potenza p^n di un numero primo. Ossia:
Funzione di von Mangoldt
Consideriamo la funzione, detta di von Mangoldt,
questa funzione assegna ad n il peso attribuito dalla funzione Ψ.
Si può osservare che
e tramite la funzione di Mangoldt si può esprimere la [50] in termini di sommatoria:
Si può dimostrare che
e considerato che
e sostituendo l'ultimo termine col suo valore si ottiene:
Formula principale di Riemann
Nel suo lavoro, Riemann dimostrò (e successivamente, in maniera più rigorosa, von Mangoldt) che, per x>1:
In questa formula ρ varia tra le soluzioni non banali di ζ.
Osservando i due membri, a sinistra abbiamo J(x) che come abbiamo visto è la funzione che inizia da 0 per x=0 e aumenta di uno dopo ogni numero p primo, di 1/2 dopo ogni quadrato di numero primo e di 1/n per ogni potenza n-ma di un numero primo. Analiticamente si ha che
Li(x) è il logaritmo integrale di x, ed il risultato della funzione è sempre reale anche se i vari ρ sono numeri complessi, poiché le parti immaginarie degli zeri sono simmetriche rispetto all'origine.
Valori noti di ζ(s)
Tra i valori noti di ζ(s) si segnalano
ζ(0) = -1/2
ζ(-1) = -1/12
Bibliografia, in ordine di rilevanza
[1] Riemann's Z function di H.M. Edwards
[3] RiemannPaper di Bernhard Riemann, tradotto da David R. Wilkins
[4] L'ossessione dei numeri primi di John Derbyshire
[5] L'enigma dei numeri primi di Marcus du Satoy
[6] Breve storia dei numeri primi di Alessandro Zaccagnini
[7Mer] Il teorema dei numeri primi di Flavio Cimolin
[9] Il teorema dei numeri primi di Mauro Davide Ferrario
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